
Il 12 e 13 giugno, a Firenze, si è tenuto l’evento YOUng Caritas Days, un appuntamento che raccoglie giovani, volontari e membri delle Caritas locali per riflettere, condividere e formarsi sulla missione della Caritas e sul valore del protagonismo giovanile. Due giorni ricchi di incontri, approfondimenti e testimonianze che hanno messo al centro la solidarietà, il dialogo interculturale e la costruzione di comunità. Corposa è stata la partecipazione con 94 presenze da 43 diocesi (di cui 22 con un progetto YOUngCaritas già avviato).
Un inizio di accoglienza e riflessione con don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, che ha dato il via ai lavori con un discorso che ha aperto il cuore dei partecipanti sull’importanza di condividere un sogno e portarlo avanti. Il suo saluto ha dato il tono a una giornata all’insegna della riflessione sul ruolo fondamentale dei giovani nel lavoro di accompagnamento e sostegno alle comunità vulnerabili delle Caritas locali.
A seguire il racconto del monitoraggio delle Young Caritas e la restituzione del percorso di accompagnamento, a cura dell’equipe nazionale. Un momento importante per fare il punto sui progetti realizzati dai territori, condividere i risultati e definire le sfide future. L’incontro ha permesso ai partecipanti di comprendere più a fondo il lavoro delle YOUung Caritas, un impegno che si articola su vari livelli e che tocca trasversalmente diverse aree della vita sociale e comunitaria.
Il primo intervento del programma è stato affidato a Carlo Andorlini, che ha guidato i partecipanti a riflettere sul tema “Come fare comunità?”. Un’analisi profonda che ha sottolineato l’importanza di costruire legami autentici e solidi tra le persone, utilizzando il volontariato come strumento per rafforzare il tessuto sociale e per promuovere l’inclusione. È emersa l’idea che la comunità non è solo un luogo fisico, ma un ambiente in cui si sviluppano relazioni di fiducia, collaborazione e accoglienza.
Il pomeriggio ha visto lo svolgersi di tre panel in contemporanea:
- Un panel di approfondimento sul tema del people raising, condotto dallo Studio Romboli. Il tema, trattato con grande competenza, ha esplorato le dinamiche e le criticità legate alla gestione delle risorse umane nel mondo del volontariato. Particolare attenzione è stata dedicata alla cura delle persone coinvolte, al diritto di allontanarsi e riavvicinarsi all’attività di volontariato, e alla necessità di una dislocazione equilibrata delle risorse umane.
- Un panel condotto da Elena Bolognesi; uno dei momenti più intensi dell’intero evento, che ha affrontato il tema dei conflitti, delle culture e delle persone dietro le etichette. Il suo discorso ha messo in luce l’importanza della risoluzione dei conflitti e della necessità di imparare a fare compromessi nella società. Elena ha sottolineato il valore del compromesso evangelico, che invita a “dare a fondo perduto”, come chiave per superare le divisioni e promuovere l’accettazione della diversità. Un messaggio di pace, comprensione e speranza che ha toccato profondamente tutti i partecipanti.
- YOUng Caritas for dummies per le Caritas Diocesane che non hanno ancora avviato un percorso ma si sono accorte della novità che racchiude e si stanno interrogando su come intraprenderlo; un momento in cui sono state riprese le 4 stelle polari che dirigono il cammino ovvero protagonismo dei giovani, dono dì sé, la rete e l’accompagnamento intergenerazionale. E’ stata anche occasione di scambio e confronto tra i territori con il racconto di alcune buone prassi e anche di alcune difficoltà possibili.
In serata la salita a San Miniato al Monte: la giornata si è conclusa con un momento di spiritualità con Padre Bernardo Gianni che ha offerto una testimonianza di grande valore, raccontando l’importanza della fede e della carità nel lavoro quotidiano. La bellezza del luogo, unita alla profondità delle parole di Padre Gianni, hanno reso il momento davvero speciale, un’opportunità per riflettere sulla dimensione spirituale del volontariato e dell’impegno sociale.
Poi la cena al tramonto, che ha ricaricato cuore e spirito, appunto; una cena dove è emersa tutta la premura e la cura con cui Caritas Firenze ha saputo accogliere e organizzare la due giorni. Un momento di convivialità che ha concluso la prima giornata di lavori in modo informale ma significativo. La cena ha rappresentato un’occasione di scambio, di condivisione di esperienze, ma anche di riflessione sulle sfide comuni che il mondo del volontariato deve affrontare.
Venerdì: meditazione, parole e testimonianze
La seconda giornata, venerdì 13 giugno, è iniziata con una meditazione guidata ed è proseguita con l’incontro con Davide Rondoni, poeta e docente, che ha parlato dell’importanza della parola come strumento di cambiamento e di costruzione di comunità. Le sue riflessioni sulla forza delle parole nel promuovere il dialogo e la comprensione reciproca sono state particolarmente rilevanti per i giovani volontari.
Infine, l’evento si è concluso con le testimonianze di esperienze YOUng Caritas provenienti da diverse città italiane, tra cui Genova, Molfetta, Aversa, Verona e Firenze.
Un evento di speranza e rinnovamento
Il YOUng Caritas Days è stato un evento che ha messo in luce l’importanza della formazione, della condivisione e del dialogo nel mondo del volontariato. Con una serie di interventi stimolanti e momenti di riflessione profonda, i partecipanti sono tornati a casa arricchiti e motivati, pronti a mettere in pratica quanto appreso e a contribuire, ciascuno a proprio modo, alla costruzione di una società più giusta, inclusiva e solidale. Il messaggio che ha attraversato tutta la manifestazione è stato chiaro: l’impegno sociale è un cammino che richiede passione, ma anche apertura al dialogo e disponibilità a fare compromessi per il bene comune.
Marzio Mori, direttore Caritas Firenze:
“Siamo profondamente grati e onorati di ospitare a Firenze gli YOUng Days, un evento che rappresenta non solo un momento di incontro e confronto per i giovani delle Caritas diocesane di tutta Italia ma anche un segno concreto di fiducia e speranza nel futuro.
Accogliere questo Forum nella nostra città è stato per noi un dono prezioso, frutto dell’impegno costante, della passione e della visione dei colleghi dell’area giovani di Caritas Firenze. A loro va il mio più sincero ringraziamento per il lavoro quotidiano, sempre animato da uno spirito autentico di servizio”.
Aggiornato il 13 Giugno 2025