10 Settembre 2025

Gemellaggi. Dieci giovani nepalesi accolti in Lombardia

Due settimane per consolidare un’alleanza tra Chiesa, attraverso i giovani

Piazza San Pietro. Il gruppo di giovani nepalesi si raccoglie in preghiera. Le loro menti sono affollate di preoccupazione, tristezza e rabbia: quello che è successo in questi giorni in Nepal ha lasciato una ferita che non può essere rimarginata. A Kathmandu e in altre parti del Paese, migliaia di giovani che si identificano come “Gen Z” sono scesi nelle piazze per protestare contro un governo corrotto. La risposta è stata durissima: giovani sono stati uccisi dalle forze dell’ordine e molti altri sono rimasti feriti. “Questi ragazzi dal cuore gentile speravano in un futuro migliore per il loro Paese, non volevano fare del male a nessuno, ma la loro vita è stata strappata via”. La tristezza di trasforma in rabbia: “Adesso le cose non potranno e non dovranno più tornare come prima”.

Il 6 settembre dieci giovani provenienti dal Nepal sono arrivati in Italia per vivere un’esperienza di incontro, dialogo e condivisione con i giovani impegnati nella rete delle Caritas e degli oratori della Lombardia. L’iniziativa, che si concluderà il 18 settembre, è parte del gemellaggio tra la Chiesa lombarda e la Chiesa del Nepal, promosso dalla Delegazione di Caritas Lombardia nell’ambito dei 50 anni di Caritas Italiana.

Durante il loro soggiorno, i giovani nepalesi stanno partecipando a un ricco programma che li porterà a visitare diverse Caritas territoriali. L’esperienza prevede laboratori interculturali, momenti di formazione, incontri con le comunità locali, dialogo intergenerazionale e riflessioni condivise sul senso della solidarietà e sul ruolo della Chiesa oggi, senza tralasciare la visita alle bellezze geografiche e culturali della Lombardia.

L’esperienza è iniziata con a Roma con la partecipazione alla messa di canonizzazione dei beati Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati, la visita a Caritas Italiana e l’udienza da papa Leone XIV del 10 settembre.

Un cammino di fraternità: il gemellaggio tra Caritas Lombardia e Caritas Nepal

L’esperienza di questi giorni si inserisce nel percorso di gemellaggio avviato nel 2021 in occasione del 50° anniversario di Caritas Italiana. Il gemellaggio tra Caritas Lombardia e Caritas Nepal si è concretizzato nel novembre 2023 come un legame stabile e orientato al futuro, fondato sulla reciprocità e sul desiderio di crescere insieme nella solidarietà.

“In Nepal – ha affermato in quell’occasione don Moreno Locatelli direttore di Caritas Vigevano e coordinatore regionale per il gemellaggio – vi è una Chiesa giovane, seppur di minoranza, che ha tanta voglia di esserci per testimoniare la bellezza del Vangelo ed è riconosciuta  nel paese per l’importante impegno a favore dei poveri. Questo progetto ha dato nuova energia e l’entusiasmo di lavorare con particolare attenzione ai giovani -l’accoglienza dei giovani nepalesi è condivisa con la pastorale giovanile regionale- e ai valori pastorali condivisi”.

Il gemellaggio vuole essere molto più di un semplice scambio culturale: è un’alleanza fraterna tra una Chiesa “piccola e giovane” , quella nepalese, e una più strutturata, quella lombarda, ma desiderose di mettersi in ascolto e di lasciarsi trasformare dal dono della relazione. Non ultimo, l’esperienza di pastorale integrata tra Caritas e Pastorale Giovanile è un ulteriore frutto di questo gemellaggio.

Nepal: fragilità e speranza

Il Nepal, paese di circa 30 milioni di abitanti, presenta numerose sfide sociali ed economiche: il 30% della popolazione vive in condizioni di povertà, le infrastrutture sanitarie ed educative sono carenti e la popolazione è fortemente esposta ai cambiamenti climatici e ai disastri naturali.

A partire da queste fragilità, il gemellaggio ha contribuito a rafforzare l’impegno di Caritas Italiana nel Paese, sostenendo – tra gli altri – il “Progetto Bagmati”, nato in risposta all’emergenza provocata dalle alluvioni del settembre 2024.

Il progetto ha garantito alle comunità colpite forniture essenziali, supporto per l’approvvigionamento idrico, materiali educativi per i bambini, ripristino delle fonti di reddito e interventi per la mitigazione del rischio di disastri futuri. Grande attenzione è stata data alla costruzione di rifugi temporanei, al sostegno agli allevatori, e alla formazione per una gestione locale e partecipata delle emergenze.

Obiettivo: costruire legami duraturi

L’accoglienza dei giovani nepalesi rappresenta un tassello importante di un cammino più ampio, fatto di ascolto, condivisione e speranza. L’obiettivo è quello di costruire legami duraturi, praticare il principio del “camminare insieme” e promuovere una solidarietà che non si esaurisce nell’aiuto, ma si fa crescita e arricchimento reciproco.

Aggiornato il 10 Settembre 2025