30 Novembre 2015

Clima, Dossier Caritas su sviluppo sostenibile

Mentre inizia a Parigi la XXI Conferenza sul clima delle Nazioni unite (COP21), Caritas Italiana pubblica il suo decimo Dossier, dal titolo “Un’alleanza tra il pianeta e l’umanità. La comunità internazionale di fronte alle proprie responsabilità, nell’anno dello sviluppo sostenibile” (vai al pdf).
 
Nel testo si ricorda come il 2015 sia «l’anno in cui si devono rinnovare gli impegni sulle risorse messe a disposizione di una prospettiva di sviluppo globale condiviso, l’anno in cui è necessario trovare una convergenza significativa sugli impegni per ridurre l’impatto dell’umanità sui cambiamenti climatici del pianeta. Ed è anche l’anno in cui Papa Francesco propone ai credenti e a tutti gli uomini di buona volontà il suo appello di consapevolezza e attenzione per i poveri e per tutto il creato, con la sua enciclica “Laudato si’”».
 
Inoltre lo scorso ottobre Cardinali, Patriarchi e Vescovi, Rappresentanti delle Conferenze Episcopali continentali, delle diverse parti del mondo, hanno indirizzato un appello specifico al COP 21 (leggi l’appello e l’articolo di Italia Caritas che ne fa sintesi)
 
«I temi che caratterizzano il momento storico che viviamo – prosegue il testo – sono quelli su cui si è concentrata la campagna “Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro” (www.cibopertutti.it), promossa da più di trenta enti e organismi ecclesiali (ma non solo), in risposta all’appello lanciato da Papa Francesco il giorno dell’Immacolata del 2013, e ripreso da Caritas Internationalis con la campagna One Human Family: Food For All. Se questa campagna poneva la sua attenzione principale sui temi del diritto al cibo, visto in collegamento con le questioni della grande finanza internazionale e della pace, la necessaria attenzione ai segni dei tempi e il forte stimolo proveniente da Papa Francesco deve indurci a rinnovare il nostro impegno e a sviluppare la nostra “cittadinanza ecologica”, unico mezzo, oggi, per realizzare pienamente la nostra umanità e quella delle generazioni future».
 
Per questo il Dossier Caritas, a partire anche dall’analisi e dalle testimonianze riguardanti l’America Latina, l’Africa, l’Asia ed Oceania, chiede ai capi di stato presenti al vertice di Parigi di arrivare un accordo sul clima che sia equo e giuridicamente vincolante. Sottolinea inoltre come occorra affrontare il tema del cambiamento climatico secondo un approccio basato sui diritti umani, come mezzo per eradicare povertà, fame e malnutrizione e che l’impegno per affrontare il cambiamento climatico deve essere sostenuto da adeguati finanziamenti, particolarmente nei Paesi ricchi. «Serve un impegno per modificare i modelli di sviluppo e gli stili di vita; i combustibili fossili devono essere abbandonati e fonti di energia sostenibili devono essere rese accessibili a tutti», si chiede ancora nel Dossier che chiede l’impegno e la partecipazione di tutti per utilizzare «in modo creativo gli spazi offerti dai nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile». In particolare «occorre limitare i processi di riscaldamento globale, limitando l’aumento della temperatura media del pianeta ad 1,5° entro la fine del secolo».
 
Questo documento segue i nove già pubblicati negli scorsi mesi e dedicati i temi della crisi in Grecia, del conflitto in Siria, della condizione dei carcerati ad Haiti, dello sfruttamento lavorativo in Asia, della condizione giovanile in Bosnia ed Erzegovina, dell’immigrazione a Gibuti, dei cristiani perseguitati in Iraq, dello sfruttamento ambientale nella Repubblica del Congo e sulla salute mentale e dignità dei malati nei paesi balcanici.
 

Aggiornato il 30 Novembre 2015