
“Il dono delle lingue del Cenacolo rinnova in noi l’impegno di preghiera perché tutti i popoli della terra superino il dramma delle divisioni e si adoperino per costruire una pace piena e per rinsaldare i vincoli di fraternità”. È l’invocazione che si leverà dalle Chiese in Italia in occasione della Pentecoste per iniziativa della Conferenza Episcopale Italiana.
La Fondazione Missio guarda anche alla prossima festa del Corpus Domini, “in cui celebriamo Cristo Pane di vita per tutti”, proponendo “iniziative concrete di preghiera, digiuno e solidarietà verso tutte le persone che, a causa delle guerre e di ogni altra forma di prevaricazione e violenza, patiscono la mancanza di cibo”.
Per Pentecoste le comunità ecclesiali sono dunque chiamate a raccogliersi in preghiera, rispondendo all’invito dei Vescovi che hanno suggerito di celebrare la Veglia di Pentecoste per implorare il dono della pace. Per l’occasione, l’Ufficio Liturgico Nazionale ha predisposto uno schema di preghiera, utilizzabile nei diversi contesti locali.
- Veglia di Pentecoste
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Il comunicato della CEI
Veglia di Pentecoste per la pace
Riguardo all’immane tragedia che si sta consumando nella Striscia di Gaza, i Vescovi hanno fatto proprie le parole pronunciate mercoledì scorso, al termine dell’udienza generale, da Leone XIV: «È sempre più preoccupante e dolorosa la situazione nella Striscia di Gaza.
Rinnovo il mio appello accorato a consentire l’ingresso di dignitosi aiuti umanitari e a porre fine alle ostilità, il cui prezzo straziante è pagato dai bambini, dagli anziani, dalle persone malate» (Udienza generale, 21 maggio 2025). Uniti al Santo Padre, hanno quindi auspicato che sia rispettata la dignità delle persone, sia permesso l’ingresso di aiuti senza restrizioni, siano aperti corridoi umanitari e, soprattutto, si attivi la Comunità internazionale per porre fine alle ostilità.
A queste richieste si aggiunge la proposta di momenti di penitenza e di preghiera comunitari. Il giorno di Pentecoste, gli Apostoli ricevettero il dono dello Spirito Santo e «cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi» (Atti 2,4). Il dono delle lingue del Cenacolo è un incoraggiamento a superare il dramma delle divisioni e a adoperarsi per la comunione. In un momento storico contrassegnato da guerre e discordie, dai Vescovi, pertanto, è giunto il suggerimento a celebrare la Veglia di Pentecoste per implorare da Dio il dono di una pace piena e a ricucire i vincoli di fraternità tra le nazioni.
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Il comunicato di Missio
Corpus Domini di solidarietà con i popoli che soffrono la fame
Il Consiglio Missionario Nazionale che riunisce rappresentanti di tutte le forze missionarie della Chiesa in Italia fa eco all’appello del Consiglio Episcopale Permanente della CEI “denunciando l’inaccettabile tributo che intere popolazioni stanno pagando e ribadendo la necessità che il diritto umanitario internazionale sia sempre garantito”.
Non possiamo più ignorare che a Gaza si muore di fame e sentiamo il dovere di sostenere e promuovere azioni concrete di solidarietà che ciascun uomo e donna di buona volontà può fare.
Facciamo pertanto appello alle comunità cristiane e, in particolare, agli animatori missionari, perché – in occasione della prossima festa del Corpus Domini, in cui celebriamo Cristo Pane di vita per tutti –, si facciano promotori di iniziative concrete di preghiera, digiuno e solidarietà verso tutte le persone che, a causa delle guerre e di ogni altra forma di prevaricazione e violenza, patiscono la mancanza di cibo. A tal fine sollecitiamo in particolare la collaborazione di tutti i Centri e Uffici Missionari Diocesani.
Ogni comunità, riflesso e presenza di Cristo incarnato, trovi la forma e il tempo per vivere questo gesto concreto di digiuno in unione alle membra sofferenti dell’umanità: “quando un membro soffre, tutto il corpo soffre”.
Aggiornato il 7 Giugno 2025